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FAQ

Certificati di origine

2 gennaio 2013

  • Regolamento CEE n. 2454 del 2 luglio 1993
  • Circolare ministeriale n. 155/D del 14 giugno 1996
  • Regolamento CE 450 PE del 23/04/08 che istituisce il Codice Doganale Comunitario
  • Guida per il rilascio dei Certificati Comunitari di Origine a cura del Ministero dello Sviluppo
  • Economico e dell’Unione della Camere di Commercio (nota n. 75361 del 26/8/2009)

Registro protesti

20 dicembre 2006

 

Alla richiesta di cancellazione (in bollo), sottoscritta dal soggetto protestato, va allegato l'effetto quietanzato con relativo atto di protesto. All'atto del deposito della domanda vanno versati i diritti di segreteria. Dopo la cancellazione il protesto si considera a tutti gli effetti come mai avvenuto. 

Procedura adottata dalla Camera di commercio di Bergamo.

20 dicembre 2006

 

Ogni Camera pubblica i protesti levati nel territorio di competenza relativi al mancato pagamento di assegni (bancari e postali), cambiali accettate e vaglia cambiari, mentre i protesti delle tratte non accettate non vengono pubblicati.

20 dicembre 2006

 

No, in quanto l'art. 4 della L. n. 77/55 prevede questa possibilità solo per gli effetti cambiari. Si può chiedere invece la riabilitazione al Tribunale trascorso un anno dall'ultimo protesto subito e purché siano state adempiute le obbligazioni per le quali i protesti sono stati levati. Per informazioni dettagliate occorre rivolgersi al Tribunale.

20 dicembre 2006

 

È necessario stipulare un'apposita convenzione (Telemaco) con la locale Camera di Commercio oppure rivolgersi ai distributori Infocamere.

20 dicembre 2006

 

Sì, perché il Registro Informatico è un registro pubblico. Chiunque voglia avere notizie sull'esistenza o meno di protesti a carico di un soggetto, può richiedere una visura o un certificato presso lo sportello dell'Ufficio protesti della Camera di commercio, dietro versamento dei diritti di segreteria.

20 dicembre 2006

 

È bene che presenti al più presto la richiesta di cancellazione affinché, compatibilmente con i tempi richiesti per l'istruttoria e quelli per la pubblicazione dei protesti, si possa evitare l'iscrizione.

Diritto annuale

9 maggio 2006

 

Nel caso di trasferimento della sede legale in altra provincia, il diritto è dovuto alla Camera di Commercio ove è ubicata la sede legale al 1º gennaio dell'anno di riferimento (o alla diversa data se l'impresa si è costituita successivamente al 1º gennaio dello stesso anno di riferimento).

2 novembre 2016

 

Le possibilità sono due:

  1. Effettuare la compensazione del diritto annuale. La compensazione è consentita sia con altre quote di diritto annuale dovute alla stessa Camera di Commercio, sia con quote di diritto annuale dovute ad altre Camere di Commercio (ad esempio in caso di versamenti eseguiti erroneamente a favore di una Camera di Commercio diversa da quella di appartenenza), sia con altri tributi o contributi dovuti ad altri Enti. L'importo che si desidera portare in compensazione deve essere indicato nella "Sezione ICI e altri tributi locali", codice ente "BG", codice tributo "3850", colonna degli "Importi a credito compensati".
  2. Presentare una richiesta di rimborso collegandosi al sito servizionline.bg.camcom.it.
    NOTA BENE. Le domande di rimborso del diritto annuale devono essere presentate, a pena di decadenza, entro 24 mesi dalla data del pagamento.