Venerdì 27 Dicembre 2024
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Dal 15 giugno sarà possibile richiedere online il contributo a fondo perduto per imprese, partite Iva o titolari di reddito agrario: modello per inoltrare all’Agenzia delle Entrate la domanda per il bonus 1000 euro
Le imprese, le partite Iva o i titolari di reddito agrario possono fare domanda per il bonus 1000 euro a patto che siano in attività alla data di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo. In particolare, il decreto rilancio precisa che non possono fruire del contributo a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata nella data di presentazione della domanda.
Medesima condizione è richiesta anche per i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le cosiddette casse previdenziali), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir), i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Decreto Cura Italia e gli enti pubblici (art. 74 del Tuir).
Per ottenere il bonus 1000 euro bisogna soddisfare due requisiti:
- aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro
- ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019 (ovvero calo dei ricavi del 33%)
Sono previste due eccezioni a questo caso generale:
- il soggetto interessato ha avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il bonus 1000 euro spetta allora a prescindere dal calo del fatturato).
- i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).
Il contributo a fondo perduto potrà essere richiesto compilando elettronicamente una specifica istanza per la domanda da presentare fra il 15 giugno e il 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si potrà usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.
Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns).
Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà due elaborazioni successive relative ai controlli formali e sostanziali. L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con apposite ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza (modello per richiedere il bonus 1000 euro)
Alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019 si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:
- 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro;
- 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro;
- 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e a 2000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il contributo a fondo perduto è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.
Temi: Notizie dalla Camera